La Santa Vergine non ha mai e in nessuna parte del mondo, parlato cosi' a lungo e con tanti messaggi agli uomini di questa terra. Questo fatto stesso è di per sè cosi' unico che ci sorprende. I messaggi non sono ne spettacolari ne sensazionali come noi, giornalisti, ci aspettiamo e siamo abituati sul mercato dell'informazione. Molti messaggi sono delle ripetizioni, degli approfondimenti del contenuto, degli aiuti per poter fare dei piccoli - anche molto piccoli - passi nella fede. Sono degli appelli ripetuti per, infine, fare e vivere quello che la Gospa ci ha già chiesto. Ci chiama ancora a rivolgerci a Lei per imparare la fede, per trovare Gesù e noi stessi. Tutto questo non è particolarmente interressante dal punto di vista di un giornalista. I messaggi evidentemente non sono come le farfalle e le notizie che sembrano sensazionali il giorno stesso, ma che sono già "passate" il giorno seguente, come dice il proverbio: "Non c'è niente di più vecchio del giornale di ieri." Non è veramente cosi' per i messaggi. Essi sono un sostegno ed un aiuto per una crescita continua, dritta e semplice.
Nei messaggi di Medjugoje per 4 volte troviamo il richiamo a leggere la Sacra Scrittura. Il 18. 10.1984: "Oggi vi invito perché ogni giorno nelle vostre case leggiate la Bibbia. Deve essere in un luogo visibile, che v'ispiri sempre a leggere e a pregare." Un altro messaggio riprende quest'invito in maniera insistente: "In ogni famiglia si deve pregare insieme e leggere la Bibbia!" (Messaggio del 14.2.1985) Altri due messaggi indicano perchè la lettura della Sacra Scrittura è così importante: "Pregate e leggete la Sacra Scrittura, perchè tramite la Sacra Scrittura scopriate il messaggio per voi attraverso la mia ripetuta venuta", e "Leggete la Sacra Scrittura, pregate e vivetela, così che possiate comprendere i segni di questi tempi". (25.6.1991 e 25.8.1993)
Quando ci si chiede quali siano quei segni di speranza particolarmente evidenti nella Chiesa contemporanea, spesso si fa riferimento ai nuovi movimenti ed alle nuove comunità spirituali. E questo senz'altro a ragione, poiché, in generale, essi costituiscono una vera risposta cristiana alla sfida della situazione culturale della fede (cfr. Medard Kehl SJ, "Communio" - una visione che sbiadisce? - in "Stimmen der Zeit", numero 7/1997, 453).
I documenti del Concilio hanno portato ancora una volta in primo piano la comunione di tutto il popolo di Dio nella missione e nella vocazione della Chiesa al centro del mondo. Anche i sinodi dei vescovi dell'ultimo decennio hanno espresso apprezzamento nei confronti della comunità della Chiesa, come dono dello Spirito nella molteplicità dei carismi e delle forme di vita: la vocazione e la missione dei laici (1987), la formazione dei sacerdoti nel contesto attuale (1990) e la vita dedicata a Dio (1994).
Riflettendo su questo tema, mi vengono alla mente le parole di San Giovanni: "Quello che noi abbiamo sentito, quello che abbiamo visto con i nostri occhi, quello che abbiamo contemplato, quello che le nostre mani hanno toccato del Verbo di Vita, - poiché la Vita si è manifestata - noi l'abbiamo visto, noi ne diamo testimonianza e vi annunciamo questa vita eterna... ciò che abbiamo visto e sentito, ve l'annunciamo affinché siate in comunione con noi." (1 Gv 1,1-3)
Mons. Domenico Pecile, Vescovo Emerito di Latina, attualmente Vicario della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, è venuto in pellegrinaggio privato a Medjugorje nell’Agosto 2005. E’ stato ordinato Vescovo nel 1984 ed è Emerito dal 1998. Questa è la sua testimonianza:
“Ho sentito parlare di Medjugorje per la prima volta all’inizio delle apparizioni della Madonna. Fin dall’inizio ero interessato positivamente a questi eventi. In generale, riguardo a questo tipo di eventi, la mia attitudine personale è sempre venire e vedere personalmente, osservare l’evento. Così, alcuni anni dopo l’inizio delle apparizioni a Medjugorje, sono venuto qui con altre due persone. Mi sono presentato come Vescovo solo al Parroco di Medjugorje. Ho concelebrato insieme agli altri Sacerdoti, come uno di loro. Questa mia prima visita a Medjugorje è rimasta impressa nel mio cuore. Qualcosa dentro di me mi diceva che era impossibile che questi eventi non fossero autentici. Ho avuto l’opportunità di tornare due anni fa.
Photos from the International Youth Festival in Medjugorje, 2004 and 2005.
Photographs taken during the Nativity of the Blessed Virgin Mary and Solemnity of the Exaltation of the Holy Cross.
E' un fatto inderogabile che nel mondo siano nati numerosi gruppi di preghiera fondati dai pellegrini di Medjugorje. Questo è successo, e succede tutt'ora, per il desiderio espresso della Madonna di formare gruppi di preghiera. E' difficile saperne il numero esatto, di certo se ne contano migliaia (cfr. Rene Laurenten, Eight years, 1989, Milford, Ohio, the Riehle Foundation, pag. 56).