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Riflessioni sui Messaggio di Medjugorje, 25 ottobre 2003


Messaggio di Medjugorje, 25 ottobre 2003 [O]
"Cari figli, vi invito nuovamente a consacrarvi al mio cuore e al cuore di mio figlio Gesù. Desidero , figlioli, condurvi tutti sulla via della conversione e della santità. Solo così, attraverso di voi, possiamo condurre quante più anime possibile sulla via della salvezza. Non indugiate, figlioli, ma dite con tutto il cuore: Desidero aiutare Gesù e Maria affinchè quanti più fratelli e sorelle conoscano la via della santità. Così sentirete la contentezza di essere amici di Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. "

Oggi, come in tutti i messaggi, la Madre Maria apre il suo cuore pieno di amore verso i suoi figli e lo mette nelle semplici parole del messaggio. E’ quasi impossibile mettere nelle parole tutto quello che la Madre sente verso di noi. Lei desidera che noi diventiamo santi; ciò significa felici, normali e sani, perché solo i santi sono state persone normali. I santi hanno permesso a Dio di poter compiere le sue opere attraverso di loro. Diceva la beata Madre Teresa: “La santità non è un lusso per pochi, ma compito di tutti”. Il primo passo verso la santità è volere essere santi. Tutti siamo invitati alla santità, come ci dice il nostro Papa Giovanni Paolo II tante volte e in diverse occasioni. Nella sua lettera “Terzo millennio adveniente” ci dice: “E’ indispensabilmente necessario in ogni fedele svegliare l’aspirazione verso la santità”. La Madonna, Regina della Pace, in questi 22 anni e 4 mesi delle sue apparizioni qui a Medjugorje, ha risvegliato questa aspirazione verso la santità in molti cuori. Soltanto vale e solo conviene sforzarsi di diventare santi, cioè di diventare coloro che amano Dio e il prossimo.

Maria viene con il desiderio di condurci “sulla via della conversione e della santità”. La conversione non è un’opera umana, è prima di tutto un dono di Dio che esige la nostra collaborazione. La Madonna, oserei dire, prega ognuno di noi di credere che siamo amati da Dio. Appartenere a Dio, sentirsi amati da Dio e non essere felici, non è possibile. E’ vero che l’amore viene accompagnato dal dolore, ma questo dolore non può togliere la gioia che ci proviene dai Cuori di Gesù e di Maria, i quali sono stati trafitti e hanno sofferto per noi. Ognuno di noi si chieda: “Se Dio mi ama, se questa è la verità, se a questa verità permetto di permeare, di entrare nel mio cuore, nei miei pensieri, in tutta la mia esistenza, allora la vita diventa diversa, piena di senso e di soddisfazione. Purtroppo ci sono molte esperienze negative nella vita, esperienze del male che facciamo o che sopportiamo; e queste sofferenze e questi mali mettono alla prova la nostra fede nell’amore di Dio, che Gesù ha testimoniato con la morte sulla croce per noi. Anche lo stesso Gesù ha provato il male su di sé, ma non ha desistito dall’amore verso l’uomo. Il nostro Dio non ha neanche risparmiato il proprio Figlio per convincerci che siamo amati. Gesù ci invita a guardare alla Croce, perché vediamo cosa Egli è pronto a fare per noi. Se crediamo a Gesù e rispondiamo con la fede, diventiamo indistruttibili ed eterni. San Paolo aveva esperienza di questa verità e di questo amore dicendo: “Questa vita nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me”. Gesù ci ha amati con un cuore umano, con un cuore che sente gioie e dolori, fatiche e sofferenze. Non esiste nessun sentimento che noi possiamo provare e che Gesù non ha provato, tranne il peccato. Nel cuore di Maria non si è spento il desiderio di guidarci “sulla via della conversione e della santità”. Dal momento che Gesù sul Calvario le affida tanti suoi figli attraverso l’apostolo Giovanni: “Donna ecco tuo Figlio”, Maria è Madre che non desiste e non si spaventa di un così grande compito, quello di guidarci e portarci alla vita; non qualsiasi vita, ma la vita in abbondanza.

“Non indugiate”, dice Maria, perché la perdita di tempo può essere perdita della grazia. Gesù e Maria hanno bisogno di noi, hanno bisogno di te e di me. Tu ed io siamo importanti e necessari a Gesù e a Maria perché altri e tutti possano avere e ottenere quello che Dio vuole donare a tutti. Chi ha provato l’amore di Dio non può essere immobile, ma diventa un missionario per quelli che incontra e con i quali vive. Non c’è bisogno di andare nei paesi lontani per diventare missionari, non c’è bisogno di fare grandi cose, ma c’è bisogno di fare anche le più piccole e semplici cose con grande amore.

PREGHIERA E BENEDIZIONE

Vergine Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, mi consacro al tuo Cuore e al Cuore di Gesù. Consacro in particolare tutte le nostre famiglie e tutti coloro che sono lontani e vicini al tuo Cuore. Ti ringrazio perché ci ami con lo stesso amore con il quale hai amato tuo Figlio Gesù. Donaci, o Maria, il tuo Cuore perché possiamo amare Gesù come tu lo hai amato. Aiutaci a capire, o Maria, che non è importante nella vita quale lavoro facciamo, ma con quanto amore lo facciamo. Risveglia o Maria nei nostri cuori il desiderio di diventare santi, di seguire Gesù. Per intercessione della Beata Vergine Maria, Regina della Pace, tutti voi e le vostre famiglie, benedica e protegga da ogni male Dio onnipotente: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen. Pace e bene.

Padre Ljubo



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